NOBEL PACE/ FOCUS SUL CLIMA:
IN UN LIBRO 8000 ANNI DI CAMBIAMENTI
Nonostante il focus spostato sul lungo periodo e la sua distanza dalle visioni più catastrofiste, Ruddiman si scaglia contro le lobby industriali che utilizzano la sua tesi per negare la gravità di un fenomeno che, nell'era industriale, ha subito una repentina accelerazione.
Secondo ogni teoria riconosciuta dalla comunità scientifica, le quantità di metano e anidride carbonica nell'atmosfera, negli ultimi 10mila anni, sarebbero dovute scendere almeno fino all'inizio dell'età industriale. E, invece, le tracce lasciate in alcune carote di ghiaccio estratte nell'Antartide dimostrano che 5.000 anni fa il metano ha iniziato a crescere senza una ragione apparente. Comincia con questo esile indizio l'investigazione scientifica di Ruddiman.
Il fatto nuovo di 5mila anni fa, spiega Ruddiman, è stato la messa a coltura risicola di ampie porzioni delle pianure del Sud Est asiatico. Sotto lo strato d'acqua necessario a coltivare il riso marciscono, e rilasciano metano in quantità coerente con le osservazioni, erbe di vario genere. Il fattore determinante è stato l'agricoltura: il disboscamento, spesso accompagnato dall'incendio degli alberi, per fare posto alle colture è sufficiente a spiegare la mancata sintesi, da parte delle piante, di quantità elevatissime di anidride carbonica.
A conferma del ruolo dell'uomo, i periodi in cui, negli ultimi 10mila anni, l'anidride carbonica è calata corrispondono alle grandi pandemie che hanno decimato la popolazione umana.
Nell'era industriale, in soli 200 anni, l'uomo ha determinato un innalzamento dei livelli di metano pari a 4 volte quelli degli 8mila anni precedenti e dell'anidride carbonica di due volte e mezzo. L'aumento della temperatura è stato, però, di soli 0,6°C, a causa del ritardo con cui il clima reagisce all'incremento dei gas serra. Il 50% dell'effetto dei gas già immessi nell'atmosfera, secondo questi calcoli, si espliciterà nei prossimi 50 anni. E poi? Ruddiman non crede che l'uomo rinuncerà a esaurire le riserve di petrolio, gas naturale e carbone. La temperatura è, così, destinata a salire ancora per qualche secolo, con conseguenze serie, ma probabilmente non catastrofiche come temono i più pessimisti.



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