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giovedì, agosto 30, 2007

TANTISSIMI AUGURI KIKA!!!
Service Pack 1 per Vista: a inizio 2008
Microsoft conferma ufficialmente i piani di rilascio del primo, e molto atteso, Service Pack per Windows Vista

Microsoft ha ufficialmente confermato, nella giornata di ieri, la propria intenzione di rilasciare il Service Pack 1 per sistemi operativi Windows Vista entro il primo trimestre 2008; a oggi, quindi, è presumibile attendersi 6 mesi di tempo prima che il Service Pack possa venir scaricato e installato.

Il SP1 non dovrebbe proporre significative innovazioni al sistema operativo, ma operare a migliorare la sicurezza, le prestazioni e soprattutto la stabilità di funzionamento. E' proprio quest'ultimo elemento, del resto, ad aver generato i più elevati malcontenti tra gli utilizzatori del nuovo sistema operativo Microsoft, facendo per certi versi rimpiangere Windows XP.

Del resto, basta ritornare con la memoria al lancio di Windows XP per ritrovare molte analogie: il Service Pack 1 per quel sistema operativo aveva controbuito a risolvere vari problemi legati alla stabilità di funzionamento, mentre il successivo Service Pack 2 aveva introdotto varie novità funzionali tra le quali ricordiamo, come una delle più utilizate, una gestione ex novo delle funzionalità di rete wireless.

Microsoft ha reso disponibile lo scorso mese, ad un selezionato numero di beta tester, una versione beta preview del Service Pack 1 per Windows Vista; nel corso del mese di Settembre un programma simile verrà aperto ad un numero variabile tra 10.000 e 15.000 utilizzatori di Windows Vista, ma questo avverrà senza aprire la fase beta a nuovi utenti che già non siano ora beta tester di Microsoft.

Gli utenti che sono iscritti a MSDN e TechNet potranno utilizzare il Service Pack 1 prima del lancio ufficiale, ma solo nella forma di Release Candidate; questo implica che saranno necessari alcuni mesi prima che questo nutrito gruppo di utenti possa aver accesso al SP1.

In termini pratici, la migrazione al Service Pack 1 richiederà il download di circa 50 Mbytes di dati attraverso Windows Update; per le utenze professionali, che richiedono un unico file di aggiornamento da poter applicare su differenti sistemi, il pacchetto complessivo avrà un peso stimato in 1 Gbyte in quanto includerà tutte le differenti localizzazioni linguistiche dei files. In questo caso il sistema dovrà avere a disposizione circa 7 Gbytes di spazio libero per procedere con l'installazione, e non potrà venir applicato ad immagini di Windows Vista che siano offline. Detto in altro modo, quindi, non sarà possibile creare un DVD d'installazione di Windows Vista contenente al proprio interno il Service Pack 1, ma bisognerà installare Vista su un nuovo sistema e solo in un secondo momento applicare il Service Pack.
Nokia lancia la sfida ad Apple
Il colosso finlandese entra nel mercato dei servizi Internet e vara Ovi

Nokia lancia la sfida ad Apple e diventa una Internet company: vara Ovi, una porta d’accesso ai suoi servizi on line che includono Nokia Music Store, Nokia Maps e giochi sulla piattaforma N-Gage. Il portale - spiegano in azienda - permetterà di accedere ad un’area ricca di contenuti, dove l’utente può acquistare musica scegliendola fra milioni di tracce dei principali artisti, dove sarà possibile cercare, provare acquistare giochi, ma anche accedere nelle comunità web direttamente da un dispositivo compatibile Nokia oppure dal Pc.

Il servizio Nokia Maps

Tra gli altri, sarà disponibile anche un nuovo servizio, denominato Nokia Maps, che mette a disposizione mappe e guide. Un’ampia vetrina di opportunità, gestibile in modo semplice e rapido dai terminali personali e che fa dell’estrema varietà di contenuti un punto di forza, unito alla possibilità di ’sondarè il prodotto prima dell’acquisto: ascoltare tracce o provare giochi.

Il prezzo degli album partirà da 10 euro

Ogni singola traccia costerà in Europa un euro, il prezzo degli album partirà invece da dieci euro, stesso prezzo per l’abbonamento mensile per lo streaming su Pc. «Il mercato sta convergendo verso l’esperienza Internet», ha detto Olli Pekka Kallasvuo, presidente Nokia, «e Ovi rappresenta la proprosta di Nokia per fondere in un’unica soluzione Internet e mobilità». «Nokia è leader nel mondo nel settore dei dispositivi portatili», ha concluso Olli Pekka Kallasvuo, «in futuro offreremo straordinari dispositivi integrati con esperienze e servizi Intrnet coninvolgenti, che permettano agli utenti di sfruttare appieno e in modo semplice le potenzialità della Rete».

lunedì, agosto 27, 2007

Utenti Yahoo potranno inviare sms tramite e-mail


SAN FRANCISCO (Reuters) - Yahoo permetterà agli utenti del suo servizio di posta elettronica di spedire messaggi sui telefonini tramite il Web. Lo ha annunciato ieri l'azienda californiana.

Il nuovo servizio è solo una delle prossime novità della nuova versione del servizio di posta elettronica che con i suoi 250 milioni di utenti risulta il più utilizzato della Rete.

La nuova versione di Yahoo Mail, attesa nelle prossime settimane, rappresenta un passo avanti nel tentativo da parte dell'azienda di trasformare il suo servizio di posta elettronica in un vero e proprio social network basato sulla lista di contatti presenti nella rubrica degli utenti.

"Il nostro obiettivo è quello di far diventare (Yahoo) un'esperienza più sociale", ha detto John Kremer, vice presidente di Yahoo, in un'intervista telefonica.

La decisione dell'azienda di Sunnydale è dettata dalla diffusione del fenomeno del social networking, che sta portando sempre più utenti della Rete a passare il loro tempo su siti come MySpace, YouTube e Facebook, a scapito di grandi portali come Yahoo, Aol.com e Msn di Microsoft.

Inizialmente, il servizio di sms sarà disponibile negli Stati Uniti, Canada, India e Filippine. Per spedire un messaggio, basterà immettere il numero di telefonino a cui si vuole spedire e scrivere il messaggio, che verrà spedito da Yahoo.
Sono 1.902 le lingue artificiali nate sul web
Il «conlang» esplode nella rete: un sito dedicato ai nuovi idiomi ispirati dal cinema. L'esempio più famoso? Il klingon di Star Trek

Sei veramente un «jan pona»: letteralmente significa sei una buona persona, ma concettualmente jan pona significa amico. Benvenuti nel linguaggio Toki Pona, lingua nata e cresciuta nel web, pubblicata per la prima volta nel 2001 e creata dalla linguista canadese Sonja Elen Kisa. Quattordici fonemi e 118 parole per dirsi nella maniera più semplice possibile il proprio sentire. Il Toki Pona è solo uno dei 1.902 idiomi artificiali costruiti nel cyberspazio, dove in effetti esiste quel senso di comunità necessario al fiorire di un linguaggio, unito a un concetto di distanza geografica molto relativo. Naturale dunque da una parte che in rete siano sbocciate così tante lingue, considerato che le parole esprimono modi di vivere, di pensare e di esprimere il mondo.


CONLANG – E ovviamente il web ha partorito anche il termine che identificasse quest'arte di costruire nuovi linguaggi: «conlang». Il sito Langmaker.com, di cui parla il Los Angeles Times, li censisce tutti e dedica al fenomeno «conlang» molto spazio, spiegando che l'ispirazione proviene anche dal cinema. Basti pensare al film «The Interpeter», in cui un'affascinante Nicole Kidman interpreta una traduttrice dell'Onu tra le poche a parlare il ku, lingua africana artificiale che è un mix di vari dialetti. Le curiosità sono tante e si va dalla lingua che ricalca il latino a una sorta di alfabeto inventato, fino ad arrivare agli idiomi dedicati addirittura a singoli temi: in tutti i casi le parole scandiscono un modo di essere e dietro a ogni termine si nascondono visioni del mondo.


I PIDGIN – In generale si tratta appunto di pidgin, termine che identifica lingue fortemente semplificate nella struttura e nel vocabolario e che derivano dalla mescolanza di idiomi di popolazioni diverse venute a contatto tra di loro. Uno degli esempi più calzanti è rappresentato dal linguaggio misto che si è creato nelle colonie inglesi tra la lingua ufficiale e le lingue preesistenti. La tentazione di inventare un linguaggio ad hoc è comunque molto umana, anche se si tratta di un lavoro molto più complicato di quanto sembri. Non a caso il cinema è ricco di esempi di «conlang», a cominciare dal klingon, la lingua di Star Trek.

venerdì, agosto 24, 2007

Davide e la rivoluzione degli sms da 1 cent

«Inviare i messaggini costa troppo», e così un informatico 24enne ha inventato un software per ridurre drasticamente il costo

MILANO – In molti lo hanno chiamato il “Bill Gates italiano”. Ma lui rabbrividisce a sentire il nomignolo: «Io uso solo Linux e il paragone con il guru di Microsoft non è che mi piaccia molto. Piuttosto si potrebbe dire che sono lo Zennström o il Friis italiani». Già perché il 24enne di Como Davide Marrone si riconosce più nei due scandinavi creatori di Skype - il software per telefonare a basso costo tramite la Rete -, perché la sua di creazione, Skebby, sfrutta lo stesso principio per inviare sms dal proprio telefonino risparmiando per ognuno tanti bei centesimi di euro. E considerando che in Italia ogni giorno si inviano circa 60 milioni di messaggini al prezzo medio di 15 centesimi l’uno, facendo due rapidi conti della serva (fanno circa 9 milioni di euro), si capisce come il software inventato da Davide non sia una burletta da universitario, ma un vero e proprio modello di business.

«Gli operatori italiani di telefonia hanno sempre tenuto il prezzo degli sms assurdamente alto», ci racconta Davide con il piglio dell’imprenditore, malgrado stia ancora finendo l’università, Scienze informatiche ovviamente, alla Statale di Milano. «Un vero e proprio cartello che non ha mai fatto scendere il costo per l’invio di un messaggio di testo sotto i 12/15 centesimi. E pensare che a loro costa un millesimo di centesimo, e solo se l’sms è indirizzato su un numero di un altro operatore». Un rincaro spropositato che circa due anni fa ha portato Davide e un suo amico a lavorare – «ma proprio per divertirci» – su un programma che permettesse di inviare sms utilizzando Internet, e dunque il cosiddetto e poco costoso “traffico dati”, invece dei preziosissimi ripetitori delle telefonia mobile.
E così a febbraio scorso è comparso online il sito Skebby.it, grafica divertente e nome che rimane impresso («L’ho scelto per questo, non vuol dire proprio niente, in realtà»): scaricando e installando gratuitamente sul proprio telefonino il software Java creato da Davide, diventa possibile utilizzare direttamente dal proprio cellulare i 5/10 sms gratuiti offerti sui tradizionali siti web degli operatori (da Tim a Vodafone ad Alice). Al costo di 1 centesimo l’uno o anche meno: «E cioè quanto costa inviare tutti i dati dell’sms dal vostro telefono ai miei server, che poi passano il messaggio automaticamente sui siti degli operatori e da qui lo inviano». Un’idea semplice, che si è subito diffusa in rete: migliaia di universitari e non solo hanno iniziato subito a “skebbare” i propri sms.

E a questo punto l’idea da semplice diventa anche geniale. Ride Davide Morrone: «Ho deciso di provare a competere in prima persona con i colossi della telefonia. Così, sostenuto dal Politecnico e dalla Camera di Commercio di Como, ho fondato la mia Srl, Mobile solution. Mia e di mio papà, che è il mio socio, dato che ci ha messo i 10 mila euro iniziali». E il gioco, come si dice, a questo punto si fa duro. Accanto al vecchio Skebby ora compare SkebbyPro, una versione del software che permette l’invio di sms a basso costo e illimitati, senza dunque basarsi sui servizi messi a disposizione dagli operatori. Il sito diventa un vero e proprio negozio elettronico, dove poter acquistare con carta di credito il proprio pacchetto di sms.
Da un lato la versione Easy, che si basa su operatori internazionali e permette l’invio di messaggini dal proprio cellulare senza però poter inviare il proprio numero di telefono (dal sito è quindi possibile creare una proprio firma grafica per farsi riconoscere). Il costo di un singolo sms in questa modalità può andare dai 5,8 centesimi (se si compra il pacchetto da 500 sms) agli 8 (pacchetto da 50). Dall’altro la versione Premium, attraverso la quale si possono mandare gli short message esattamente come se fossero inviati normalmente tramite il proprio operatore. Ma con un costo inferiore: da 8,9 centesimi (per 350 sms) a 11,4 (per 35). «Finita l’università mi dedicherò completamente a Skebby: se riesco a fare una buona pubblicità e il sito decolla, divento ricco», ride Davide. «Altrimenti, beh, mi inventerò qualcos’altro».

mercoledì, agosto 22, 2007

Google
al via la pubblicità sui video di YouTube

Google lancerà messaggi pubblicitari sui video della sua filiale YouTube, che appariranno sottoforma di banda interattiva sulla parte bassa dei clip. Lo ha annunciato il blog ufficiale di YouTube. La striscia sarà semitrasparente e resterà visibile per circa 10 secondi se l’utente non farà niente; cliccando sul messaggio, invece, il filmato originale sarà messo in pausa e lo spot video verrà riprodotto in sovrapposizione. Google ha rilevato il sito YouTube dieci mesi fa per 1,65 miliardi di dollari.

Gli internauti potranno anche chiudere lo spot cliccando sulla «x» posta all’angolo del banner pubblicitario. Google ha fatto sapere di aver sperimentato varie forme di pubblicità sulle clip di Youtube, in grado di non disturbare gli utenti.

Per ora il gruppo internet ha deciso di piazzare banner pubblicitari solo sui video dei suoi partner fornitori di contenuti, per evitare spot pirata. Si tratta di più di un migliaio di gruppi e media di grandi e piccole dimensioni, tra cui Warner Music Group, News Corporation, 20th Century Fox e Time Warner New Line Cinema.

Secondo l’istituto Nielsen Netrating, YouTube ha contato 51 milioni di utenti lo scorso giugno, una cifra di gran lunga superiore rispetto ai concorrenti Myspace, Aol e Yahoo. Il mercato dei video pubblicitari dovrebbe raddoppiare nel 2007 rispetto al 2006, a circa 775 milioni di dollari, per raggiungere i 4,3 miliardi di dollari nel 2011, secondo le stime di uno studio di Emarketer.
Lo spazio profondo a portata di mouse
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Google Earth punta verso il cielo

ROMA - Dopo aver fatto volare milioni di persone sulla superficie terrestre, Google ha deciso di trasformarle in esploratori dello spazio. Da oggi la Via Lattea, la galassia di Andromeda e le nebulose più remote sono per tutti a pochi click di mouse di distanza grazie al nuovo progetto del colosso califoniano. Si chiama Google Sky e permette a chi utilizza Google Earth di guardarsi alle spalle e di puntare dritto verso le stelle.

La novità è stata svelata oggi. Si tratta di un ampliamento del noto programma che fornisce una visuale in 3D della superficie della Terra. Utilizzando la modalità Sky, attivabile selezionando un'iconcina, si può zoomare sulle immagini dettagliate di 100 milioni di stelle e 200 milioni di galassie, avendo l'impressione di muoversi nello spazio profondo.

Il nuovo nato di casa Google può contare su un archivio di più di un milione di foto tratte da importanti fonti accademiche e scientifiche, tra le quali il telescopio spaziale Hubble e l'osservatorio californiano di Monte Palomar.

"L'idea di base è prendere Google Earth e girargli la testa", dice il tecnico di Google Ed Parsons alla Bbc. "In questo modo, invece di utilizzarlo per vedere immagini della Terra, lo si usa per osservare lo spazio".

Per utilizzare Sky, è necessario avere installato sul proprio computer l'ultima versione di Google Earth. Spostandosi in una zona della superficie terrestre, si può decidere di vedere la porzione di cielo osservabile da quel punto e iniziare così il "viaggio" nel cosmo. Si può poi procedere senza indicazioni oppure visualizzare una serie di informazioni sulle costellazioni e sui corpi celesti. E come nei loro voli sulla Terra, gli utilizzatori possono posizionare dei dati o delle annotazioni sulle immagini di base.

Non è la prima volta che Google punta sullo spazio. Lo scorso anno sono stati lanciati Google Mars e Google Moon, per esplorare rispettivamente la superficie di Marte e i luoghi di atterraggio delle missioni Apollo. Questa volta, però, il progetto è su una scala decisamente più ampia.

L'obiettivo è raggiungere un pubblico di massa e le caratteristiche per riuscirci ci sono tutte. Perché se l'inquinamento luminoso sta rendendo sempre più difficile vedere le stelle e grazie alle missioni spaziali il cosmo è ormai un po' meno misterioso, il cielo notturno e i corpi celesti sono uno spettacolo ancora capace di emozionare e lasciare a bocca aperta.

lunedì, agosto 20, 2007

La Ps3 di Sony diventa tv digitale, navigatore satellitare nella Psp

Sony, gigante giapponese dell'elettronica di consumo, messa in seria difficoltà dal successo della consolle Wii lanciata dalla rivale Nintendo, ha annunciato alla Game Convention di Lipsia, aperta da giovedì 23 a domenica 26 agosto, una serie di novità multimedia per la sua PlayStation3 e per la portatile Psp.

Grazie al nuovo "tv tuner" PlayTv, la Ps3 potrà funzionare come un televisore ad alta definizione e registrare programmi anche mentre si guarda qualcos'altro. La casa nipponica ha poi raggiunto un accordo con la BSkyB di Rupert Murdoch. Il sistema di download, battezzato "Go!" sarà lanciato all'inizio del 2008 e ovviamente interesserà gli utenti residenti in Gran Bretagna e Irlanda. PlayTv, di cui non è stato ancora reso noto il prezzo, sarà dall'inizio del 2008 nei negozi di Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna.

Quanto alla PlayStation Portable sarà dotata di un sistema di navigazione satellitare Gps, ma potrà anche diventare uno schermo cinematografico tascabile proprio grazie al nuovo servizio di download. I progammi registrati su Ps3 saranno visibili in modalità remota, infatti, anche su Psp. Negli ultimi tre mesi la divisione PlayStation di Sony, che resta tuttora il più grande produttore di consolle per videogiochi, ha accusato perdite per 29 miliardi di yen. Messa sul mercato a fine novembre 2006 la Ps3 è stata surclassata in fatto di vendite da Wii con un rapporto di 2 a 1 negli Stati Uniti e 3 a 1 in Giappone.

La Game Convention (GC) di Lipsia si gioca con il Tokyo Game Show il titolo di manifestazione più grande del mondo nel settore dei videogiochi: nel 2006 ha registrato oltre 180mila visitatori e 367 espositori. Quest'anno sono attesi 200 mila "gamers" affamati di novità. Tra le chicche più gustose Halo 3, Mass Effect, Super Mario Galaxy, Metal Gear Solid 4, Pro Evolution Soccer 2008 e il suo rivale Fifa 08, Warhammer online.

mercoledì, agosto 15, 2007

BUON FERRAGOSTO A TUTTI !!!

venerdì, agosto 10, 2007

SPERIAMO DI RIUSCIRE A VEDERE QUALCHE STELLA CADENTE QUESTA SERA ...


lunedì, agosto 06, 2007

A rischio gli mp3 dei computer
scoperto il worm che li cancella

ROMA - L'esercito degli scaricatori di musica comincia a temere per le proprie riserve. Gli mp3 contenuti sui pc sono a rischio, e lo spauracchio è un nuovo worm, che ha appena fatto capolino in rete. Il suo nome, W32/Deletemp3, è stato battezzato dalla Symantec, e il suo fine ultimo è la cancellazione di tutti i file musicali che si trovano sul computer. A rischio, almeno potenzialmente, sono tutti gli utenti con sistema operativo Windows.

Worm significa letteralmente "verme", ed è una particolare categoria di malware, ossia un software creato col solo scopo di causare danni al computer su cui viene eseguito. Il worm è in grado di autoreplicarsi. È simile ad un virus, ma, a differenza di questo, non ha bisogno di legarsi ad altri programmi eseguibili per garantirsi una diffusione.

In questo caso la sua duplicazione è portata avanti trasmettendo il file di autorun su drive esterni, il che mette a rischio la gran parte dei player mp3 in commercio. Il malware, al momento, non ha ampia diffusione, per cui il pericolo è ancora limitato. Inoltre, si tratta di un worm estremamente semplice da eliminare, e il possesso di antivirus Symantec aggiornato è sufficiente a garantire lunga vita ai propri file.

Il danno potenziale non è da sottovalutare. Nel momento in cui si conserva una copia unica della propria discografia sull'hard disk, l'eliminazione dei file cancella la possibilità di accedere al brano, imponendone - se comprato online - un nuovo acquisto. Symantec ha comunque messo a disposizione una completa scheda tecnica sul worm, con tanto di dati aggiornati sull'espansione dell'infezione, modalità di attacco e dettagli tecnici per la sua eliminazione.

mercoledì, agosto 01, 2007

Wikia sta per lanciare motore di ricerca che sfiderà Google

SAN FRANCISCO - Il fondatore dell'enciclopedia online Wikipedia, Jimmy Wales, ha annunciato di stare gettando le fondamenta per creare un motore di ricerca online gestito dalla comunità, che sarà in grado di sfidare rivali del calibro di Google(GOOG.O: Quotazione, Profilo) e Yahoo.

Wales ha detto nel corso di una conferenza a Portland, nell'Oregon, che Wikia -- l'omologo commerciale della società no profit Wikipedia -- ha acquistato Grub, un sistema pionieristico di ricerca sul Web che permetterà al futuro motore di Wikia di fare ricerche su Internet per creare una lista di siti interessanti.

"Se riusciremo ad avere risultati di buona qualità nelle ricerche credo che riusciremo a controbilanciare il potere, facendolo tornare dalle compagnie di ricerca a chi pubblica contenuti", ha detto Wales, presidente di Wikia.

Wikia ha intenzione di sviluppare un servizio di ricerca Web "open source" con l'aiuto di volontari.

Wales ha fondato Wikipedia, l'enciclopedia che ognuno può aggiornare, in quello che è un progetto non commerciale diventato uno dei siti Web più conosciuti.