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domenica, febbraio 10, 2008

Conto alla rovescia per Yahoo!
Il cda spaccato sull’opa Microsoft

Nel febbraio del 1995 i padri fondatori di Yahoo! Jerry Yang e David Filo decisero di fare del loro sogno una realtà: i due genialoidi studentelli di Stanford trasformarono la loro invenzione in una delle pagine più importanti della storia di Internet costutitendo la società di cui ancor oggi sono tra i principali azionisti. Tredici anni più tardi, sempre a febbraio, Yang e Filo si ritrovano di nuovo per decidere sul futuro della loro creatura: ieri si sono riuniti assieme agli altri membri del cda l’obiettivo di valutare l’offerta pubblica di acquisto da 44,6 miliardi avanzata da Microsoft per rilevare il portale Internet.

Le indiscrezioni di un incontro straordinario trapelate nella mattinata da TechCrunch, un blog di informazioni finanziarie gestito dall’investitore Michael Arrington, sono state confermate poche ore più tardi da una fonte vicina alla società. Secondo le voci inoltre, i consiglieri di amministrazione indipendenti di Yahoo! sarebbero favorevoli alla manovra di fusione, malgrado il parere contrario di altri componenti del cda che preferirebbero invece un’alleanza con la rivale Google salvaguardando così l’indipendenza della società.

Il quartier generale di Sunnydale, in California mantiene il massimo riserbo: «Non rilasciamo dichiarazioni sui tempi», avverte la portavoce May Petry. Tuttavia le indiscrezioni trovano una sponda nell’incontro parallelo avvenuto tra Capital Research and Management (Crm) - il principale azionista di Yahoo con un pacchetto dell’11,4% nel capitale, e con una partecipazione del 6% in quello di Microsoft - e l’amministratore delegato del colosso dei software, Steve Ballmer. I gestori del fondo vogliono rendersi conto di quali progetti abbia in mente la società di Bill Gates in caso di perfezionamento dell’operazione e se Microsoft sia intenzionata ad alzare la posta in tavola pur di rilevare Yahoo! «Crm vuole essere sicura di non subire ulteriori perdite di valore», spiega al New York Post una fonte vicina alla trattativa.

Il titolo della società di Bill Gates ha visto ridurre la propria quotazione sui listini azionari del 10% dal giorno dell’offerta e gli investitori temono che un fallimento dell’operazione possa tradursi in perdite tali da causare una fuga degli investitori. Ecco perché gli analisti sono convinti che Microsoft sia disposta ad incrementare il prezzo per azione anche a 32 dollari rispetto ai 31 dell’offerta non sollecitata lanciata una settimana fa. Nel frattempo dopo il balzo successivo all’Opa ostile, il valore del titolo di Yahoo! si è assestato intorno ai 29 dollari segnando nella seduta di ieri una flessione dello 0,31% in linea con l’andamento di Wall Street.

L’incertezza sul futuro dell’operazione ha prevalso sulle strategie degli investitori, non solo a causa delle contromosse di Google ma anche in sede di approvazione da parte delle autorità di vigilanza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Yahoo non venderà le sua Azioni a M$!