FIBONACCI - LE BOTTEGHE D'ABACO
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Fibonacci, uomo di grande lungimiranza, viveva in un'epoca che vide sorgere le prime scuole matematiche e botteghe d'abaco. Infatti, in seguito alla rivoluzione commerciale del XII secolo, in Toscana si svilupparono centri di notevole importanza commerciale come Pisa, Lucca, Siena e Firenze. Le botteghe d'abaco erano sia scuole di aritmetica, sia centri di consulenza commerciale e di incontro per i mercanti.
In particolare a Firenze, una delle botteghe più importanti sorgeva di fronte alla chiesa di Santa Trinita, la cui fondazione è attribuita a Paolo dell'Abaco, il cui successore fu, attorno al 1364, Mastro Antonio Mazzinghi da Peretola.
In questo contesto vennero scritti codici medioevali (conservati presso le biblioteche di Lucca, Siena, Firenze ed altre città toscane), testimonianti un fiorire di trattati di aritmetica pratica, scritti in lingua volgare, alcuni detti trattati d'abaco, e ispirati al Liber Abaci di Fibonacci, altri pratiche di mercatura, cioè raccolte di informazioni utili per l'attività mercantile, quali liste delle principali fiere europee, importo dei dazi doganali delle città mercantili, monete correnti, pesi, misure e rispettive equivalenze.
I trattati d'abaco (scritti in lingua volgare a partire dal XIII secolo) presentano un'introduzione all'uso delle cifre indo-arabiche e ai modi di eseguire le quattro operazioni aritmetiche fondamentali.



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